01 July 2004

Ancora Mauna Kea, ancora a scacciare il sonno in attesa che arrivino le 9:30 di mattina e si torni "giu'"... stanotte il tecnico mi propone Bruce Springsteen d'annata... spettacolo, giusto quello che mi ci vuole per passare un po' il tempo svelando i miei gusti musicali di fanciullo e canticchiare quasi senza accorgermene canzoni imparate "da piccolo" la notte, al buio, riascoltandole per l'ennesima volta con il groppo in gola certi che solo noi sentivamo QUELLE cose dentro... "chasing something in the night..." come si riusciva ad ascoltare la musica quando ancora non ci si preoccupava di dover scrivere una "nota tecnica" o un "rapporto" entro domani... lacrimuccia virtuale...

30 June 2004

Be', rieccoci qui a Mauna Kea per osservare. Osservare si fa per dire, che' la nostra "camera" e' "rotta" e lo sara' di certo fino alla fine di questo mio turno, e forse anche per il mio prossimo mini-turno a meta' Luglio... 'sti cazzi... ma la prima notte e' sempre piacevole a prescindere da qualsiasi altra considerazione, e se si entra in control room accompagnati da "The Great Gig in the Sky" e dall'impareggiabile Jim Hoge "alla guida" non potrebbe essere altrimenti...

’and I am not frightened of dying, any time will do, i
Don’t mind. why should I be frightened of dying?
There’s no reason for it, you’ve gotta go sometime.’
’i never said I was frightened of dying.’

Per il resto che dire? Steve Jobs parla a vanvera al digital man della strada, Serena devasta Jennifer e Tim soffre ma per ora tiene alto l'onore patrio a Wimbledon, agli europei tutte le squadre in grado di suscitare forti sentimenti (anti)patriottici sono uscite e a questo punto e' quasi d'obbligo tifare per i padroni di casa, che' chissa' quando gli ricapita, o eventualmente per i greci, che' tira gia' aria di Olimpiadi... sara' forse per la mia condizione di esule in montagna, ma questi popoli di mare mi stanno piu' simpatici del consueto!

05 May 2004

Mettiamola cosi': dopo essere stato sottoposto a controlli piu' o meno anali OGNI SINGOLA VOLTA che mi e' capitato di montare su di un aereo nell'ultimo anno e piu', non mi stupisce, anche se certo mi fa ancora un po' incazzare, che il prezzo da pagare per avere i capelli lunghi non sia piu' solo la mezz'ora che ci metti ad asciugarli, ma anche il tempo passato al controllo bagagli e/o documenti all'aeroporto e altrove. Devo pero' ammettere che il mio autocontrollo cede di schianto quando, tutte le sante volte che mi collego alle macchine dei nostri colleghi californiani, mi si ripresenta lo stesso cazzo di messaggio:

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being monitored. Users of this system have no expectation of privacy. If you are
not authorized to access this system, disconnect now.
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Eccheccazzo... ti vien subito voglia di scrivere qualche mail particolarmente sovversivo!:-)

19 April 2004

Londra, 7:30 PM ora locale, un sole accecante quanto insusuale e' ancora alto nel cielo, particolarmente ben visibile dal mio scomodissimo ufficio all'undicesimo piano cui ormai mi sono affezionato e che quindi dovro' lasciare a giorni. Sul mio laptop qui accanto sta "andando" la compilazione (speriamo) definitiva della mia tesi, cui non senza un certo piacere ho trovato modo di aggiungere in extremis uno sbarazzino "what do you want to do when you grow up?" in fondo al mio curriculum. E forse sarebbe davvero il caso di farsela per una volta, questa domanda, giusto per verificare che certe motivazioni (quali!?) che mi spinsero ad imboccare con decisione la via del dottorato siano ancora "li'". Gia', sarebbe giusto... ma facciamo domani, ok?:-)

04 April 2004

Be', lo sapete anche voi, com'e, eccome se lo sapete! E' che a tratti, e specie in primavera, la solita domanda ti investe con la grazia di un autobus: e' davvero "questo" che mi sono scelto!? Stare seduto per terra in salotto, davanti al mio sacro laptop, attorno a me alti soffitti bianchi, moquette non cosi' disprezzabile e arredamento "farfallone", li' ad aspettare che un qualche programma finisca di "girare", ad imparare nel frattempo oscuri comandi di un altrettanto oscuro linguaggio di programmazione a me caro, in casa solo io con un computer in grembo, completamente nudo e a gambe incrociate!? Si', a dispetto di ogni ragionevolezza, sembra proprio che sia "questo": qualcuno arriverebbe a dire che e' la mia personale forma di yoga! E in momenti del genere mi piace pensare di avere trovato il mio posto nel mondo, almeno per un (altro) po'!

14 February 2004

Sonnacchioso pomeriggio del mio ultimo giorno californiano... chi c'ha voglia di (ri)leggere il "proposal" per osservare con Spitzer che va spedito entro domani (sabato!?) a mezzogiorno... c'e' pure quella foschia che mette malinconia... vabbe', vorra' dire che oggi si stacca prima e si va a faree due passi in centro prima del tramonto, una volta tanto. Ieri sera, resomi conto inorridito del fatto che non ero ancora stato al cinema ma che mi sono dovuto sciroppare "Colonnello Jessepp, fu lei a ordinare il codice rosso?" e simili in tivu' per troppo tempo, ho deciso di andare al "cinema d'essai" locale. Niente neorealismo italiano, purtroppo, ma alcuni buoni film, e visto che per l'intera giornata non mi ero ritrovato a lamentarmi dell'America e degli Americani, con la sicurezza che mi contraddistingue ho scelto un film che vi avrebbe posto rimedio, "Monster". Parecchio crudo, era da "Dogma e i suoi fratelli", anche se il paragone e' come di consueto improprio, che non mi sentivo, piu' o meno fisicamente, disturbato tanto da un film. E come sempre, nella subliminale (in questo caso mica tanto) guerra tra la "spostata" di turno e la cruda societa' che ci circonda (piu' che mai in questo mio preciso, californiano momento), mi trovo a parteggiare per la prima, e a provare l'insano desiderio di andarsene lontano, lontano... certo che se "Georgino" non tira fuori i soldi, quando ci vado su Marte?:-)

I miei ammiratori saranno felici di sapere che la mia tesi di dottorato ha raggiunto le 210 pagine. Mancando ancora di alcuni piccoli pezzettini qui e la', ma soprattutto della necessita' di scrivere uno straccio di introduzione, sommario bi-lingue e conclusioni, pare per la gioia delle copisterie di padova, con cui ho intenzione di adottare un virile "divide et impera" facendo fare una copia in ogni copisteria che si trova lungo la strada tra la Specola e l'ufficio dottorati, si arrivera' alle proverbiali 250. Proverbiali perche' e' noto a tutti, nell'ambiente, che se qualcuno ha fatto qualcosa di buono di certo non vuole immergerlo in un mare di pagine inutili, rischiando cosi' che i commissari, distrutti dalla noia, non vedano quanto di buono ha scritto. Detto in altri termini, si scrivono 250 pagine non tanto perche' siano indispensabili a descrivere quanto fatto, ma soprattutto per distogliere l'attenzione da quanto NON e' stato fatto!:-)

Cosa magari meno interessante ma certo piu' concreta, l'esame di cui la suddetta tesi e' corposa appendice e' stato infine fissato per le ORE 12 del 21 MAGGIO 2004. Esame (al CISAS) aperto al pubblico, che per il suo bene se ne starebbe piu' che bene a casa propria, in compenso seguiranno malinconiche riflessioni sulla giovinezza che se ne va e sugli esami che non finiscono mai, con lenta ma inarrestabile crescita della "borrachera" per arrivare alla suprema fase, altrimenti nota come "insulti al clero y apoteosis final", la sera in piazza di fronte a qualche spriz; Amen!

Auto-Buon-Viaggio!

05 February 2004

Bene... acceso il PowerBook, giusto il tempo di rivelare qualche preziosa informazione personale a "Big Brother" Steve Jobs, ed eccomi on-line senza sapere quale porta ringraziare... certo, Safari fa un po' incazzare e dopo 10 minuti non sono ancora riuscito a trovare il terminale, ma quando ho staccato la presa ethernet e ho notato che tutto continuava come prima, e soprattutto quando ho notato che andando sopra il simbolo delle ondine vicino a batteria e suono compariva "IPAC_Wireless", le mie urla di gioia sono salite alte al cielo!:-)

Seguiranno altri (gioiosi!?:-) comunicati...
Dopo aver inutilmente cercato l'ebbrezza dell'acquisto on-line all'Apple Store, da oggi, grazie alla buona vecchia vendita al dettaglio, sono il fiero possessore di un PowerBook "con SuperCazzola PreMaturata e Scappellamento a Destra"! Che i miei giorni Linux siano finiti??? Lo sapremo solo quando comincero' a trafficare con Debian sul mio nuovo gioiellino!:-)

Un bacetto a tutti, e un caro saluto a Fabio, che si ricorda dei compleanni!:-)

30 January 2004

Mattia the Weather Man


Ok, lasciato solo dal mio "compagno di merende" e dal mio telescope operator che mi dava tanta sicurezza (me ne danno un altro, pero', per le prossime tre lunghe notti), ma ad onor del vero dopo un accurato training consistito nel provare per una mezzoretta i tasti che avrei dovuto schiacciare se ci fosse stata la minima possibilita', meteorologicamente parlando, di osservare qualcosa che mi interessava, eccomi qui a guardare nervosamente "il manuale dell'osservatore" e a consultare le previsioni del tempo. Ora, le previsioni del tempo visualizzano quanto segue per i prossimi giorni:





Ora, siccome pare che (oltre a non esserci pioggia, neve o nebbia) il PW (vapore d'acqua, per i profani) debba stare sotto 2 per fare quello che sono venuto qui a fare, si propone il consueto dubbio filosofico: starmene qui in foresteria a dormire e a guardare computer portatili in rete o andare su a fare due chiacchiere con il nuovo telescope operator e mangiare popcorn? O ancora meglio, con tutte le spiagge che ci sono qui in giro??? Non pensiamoci, forse e' meglio...

An Astronomer's "Observations"


Di giorno e mille metri piu' sotto, pero', nessun problema meterologico, il sole splende, i giapponesi vengono su a visitare i telescopi e a comprarsi le relative magliette, e c'e' pure il tempo per una lunga passeggiata nei dintorni della foresteria... ecco come si vede la vetta a 4000 metri (minuscola vetta innevata al centro!) dai 3000 della foresteria!





A questo proposito, e' chiaro che anche per stanotte le previsioni in cima sono terrificanti...

29 January 2004

Not ready yet...

Finalmente al lavoro!





Be', non proprio, che' il cielo fuori ci da dentro con tutta la sua buona volonta' e pare non si aprira' nemmeno la cupola, ma e' sempre un gran bel vedere! Te' e Popcorn sul tavolo, cosi' le due anime (inglese e americana) del posto sono soddisfatte, e per fortuna che non ho portato una delle pizze surgelate dalla foresteria, altrimenti avremmo fatto Little Italy, e via, con U2 d'annata ("Have you come here to play Jesus... to the lepers in your head?") ad allietare la control room ma in particolare la mia testa piu' intontita del solito... and let the hours roll... con giusto qualche sporadica escursione fotografica all'esterno che avrebbe meritato migliore hardware!



"notte" insonne, a guardare il soffitto dalle 2 pm alle 12 pm locali, mi alzo e piove, ma si va "su" subito lo stesso, che' la vetta e' 1000 metri sopra e il tempo cambia rapidamente... sara', ma a me gira vorticosamente la minchia lo stesso!!!

27 January 2004

In volo tra Los Angeles e Honolulu (trionfo del kitsch traveling!).
11:00 HST... no, non Hubble Space Telescope, che Georgie ha appena
condannato ad una morte prematura con i suoi tagli annunciati ADESSO,
promettendo soldi che (forse) cominceranno ad arrivare TRA 5 ANNI per
mandare qualche moderno sommozzatore in giro per lo spazio TRA ALMENO 15!
No, no, HST qui deve stare per qualcosa tipo Hawaiian Standard Time,
comunque sia e' -11 ore rispetto all'Italia, quindi il Sacro Graal del viaggiatore
statistico, le 12 ore di differenza rispetto ad una qualche "casa", mi sfugge
ahime' ancora una volta!

Ma il succo di questo post e' un altro, e cioe':

Udite, udite!

Dopo attenta lettura dell'ultimo numero del mai cosi' enfatico MacWorld
ho finalmente deciso (o quasi, che' si sa come sono quando si tratta di
decisioni irrilevanti!:-), come si suol dire in "certi" malfamati ambienti,
di "scendere in campo" e comprarmi un "gingillo" con la mela sopra!
Purtroppo tale decisione capita in un momento in un certo senso poco
propizio, dovendo io aspettare, se ho capito bene, fino al primo febbraio
per azzerare il bilancio mensile della carta di credito e poter cosi'
ordinarlo on-line senza rischi di restarmene poi a Pasadena a lavare i
piatti per pagare il conto dell'albergo! Quindi ci saranno ancora lunghi
giorni (e soprattutto notti, se e' vero che sono assegnato al turno
1:30-6:30am!) di indecisioni e ripensamenti, ma "sento" che e' il momento
giusto. A fare la differenza dev'essere stata la confidenza con la quale
l'altro giorno Jason, uno dei miei colleghi di Pasadena, simpatico capellone
che come pedigree ha un dottorato alle Hawaii:-), si muoveva magicamente
per gli uffici mostrandomi questo e quello sullo schermo del suo PowerBook,
il tutto fin troppo wireless grazie al solito istituto americano dove le
cose "funzionano", e dove come contrappasso si scocciano un po' se chiedi
di collegarti col tuo portatile ad una buona vecchia "presa di rete":!

Ma non divaghiamo! Certo, un po' rimpiangero' il tardo pomeriggio che si
fa sera e poi piena notte cercando su Google un modo per collegare un
qualche aggeggio USB 2.0 sotto linux, o il testualmente romantico wvdial
per collegarmi ad internet. Forse mi capitera' addirittura di guardare con
un po' di nostalgia alla "tenera" ansia nel non allontanarsi troppo dal
portatile perche' si sa che si pianta tutte le volte che lo schermo,
"intelligentemente", si spegne per risparmiare energia! E certo, magari
l'ultima versione di un qualche inprescindibile divx player per linux
non si compilera' mai e poi mai... ma forse sara' giusta ricompensa
liberarsi dalla pop up di windows update che salta fuori per l'ennesima
volta a chiederti di installare LA STESSA IDENTICA PATCH per Internet
Explorer! Certo, restera' sempre lo scazzo di chiedersi in ogni momento
non se si ha chiuso il gas ma se quel dato file *.doc verra' letto
correttamente dalla data persona con la data versione di office, ma ehi,
niente e' perfetto!:-)

Bene, ora passo a cosa piu' proficue, tipo il manuale da 50 pagine del
telescopio cui sono diretto! Ma prima mi attende l'inquietante pollo che
mi sta di fianco ormai da una decina di minuti...
God Bless Airline Catering!:-)
Giusto prima del check-out dall'albergo diretto all'aeroporto, previsioni del tempo dal Mauna Kea, per gentile concessione del mio fututo "compagno di merende" in altura:

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weather has taken a turn for the worse but the forecast is very promising. the water vapour has subsided and no more snow... should be SHADES territory by the time you arrive...

you lucky git...
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Be', almeno pare che non me ne andro' lassu' per contemplare i monti innevati in un posto un po' piu' esotico del solito e basta...

Hasta luego!

26 January 2004

Giornata pre-partenza decisamente depressa, non mi riesce di combinare nulla... e a poco valgono anche gli uccelli che si inseguono fuori dalla mia finestra, sul solito campo sportivo del posto, dove un eroico corridore torso nudo approfitta del sole "invernale" ma non troppo.

Buoni propositi per l'anno nuovo: come da involontaria riflessione suscitatami da un mail di Tommaso, qui e ora, solennemente, giuro che se dopo aver consegnato la tesi e aver fatto una vera vacanza mi dovessi lamentare ancora chiunque, presentando una copia di questa pagina, potra' "approfittarsi" di me come piu' violentemente gli aggradera'. Detto questo, fino ad allora, sopportatemi!:-)
Serata nebbiosetta e fredda oggi, dopo le prime gocce di pioggia da quando sono qui!

In compenso sul Mauna Kea, mia prossima destinazione Hawaiiana, di questi tempi le precipitazioni di vario tipo sono all'ordine del giorno, come testimonia Matt, il mio "omonimo" futuro compagno di bisboccia al telescopio

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It's snowed very heavily so they are hundreds of Hawaiians driving their massive trucks up here filling them with snow and building snow men down by the beach...
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Vabbe'...

20 January 2004

Prime (be', non proprio, diciamo seconde:-) parole del mio "dizionario sentimentale americano":

Immensa : o meglio "Maiuscola", come diceva il Che dell'altra (la sua) mezza America...
- immensa, banalmente, come le strade, ma anche come lo scazzo dei pochi "sospetti" pedoni che, a rispettare i semafori (e qui pare sia il caso di farlo, che' la polizia le multe te la fa sul serio!) possono finire per aspettare 5 minuti per attraversare una strada principale
- immensa come le bottiglie di latte "standard", invariabilmente da un paio di litri (tanto sono TUTTI, SEMPRE, in macchina, da queste parti!) in su che mi hanno convinto (per non spezzarmi la schiena alla mia prima "spesa" americana) a passare alla sezione "low fat milk", l'unica dove si trovavano cartoni dalle dimensioni piu' contenute
- immensa come le "vaccate" che disturbano anche un noto amante del genere come il sottoscritto: cose i biscotti con gocce di cioccolato che mi sembravano tanto rassicuranti e che si sono invece rivelati unti al limite del viscido o come il pane agli spinaci e parmigiano (!?) che ho erroneamente pescato in cerca di qualcosa che fosse "fresco"

Assurda : completamente priva di senso della misura per chi nonostante tutto mantanga un po' del noioso e un po' snob "stile" europeo...
- assurda come il grazioso, alquanto "nerdie" studentello americano che, in un paese dal quale andarsene parrebbe la cosa piu' ovvia del mondo, confessa candidamente di non essere mai stato all'estero, se non in Messico, che poi da Los Angeles vuol dire poco piu' di una gita fuori porta
- assurda come i "margarita" che qui pare si "debbano" prendere assieme al cibo messicano, con un abbinamento che e' quanto di piu' blasfemo si possa immaginare, per non parlare poi del mio mal di stomaco, ma questo e' un altro discorso

Sorprendente : questa volta nel senso migliore del termine...
- soprprendente come quando scopro che al cinema dietro "casa" il sabato sera danno "La Battaglia di Algeri" e il cinefilo che si nasconde in me muore d'invidia al fresco ricordo dei nostri cinema invasi dall'ultimo "Vanzina" natalizio... sigh!

16 January 2004

CalTech, nebbiosetta giornata di gennaio, 5pm ora locale... fuori dalla mia finestra, sull'erbetta di un vezzoso campo sportivo, dei giovanotti "locali" giocano a una sorta di rugby dove al posto della pallotta ovale c'e' un frisbee, e dove non ci si mena... io, inutile dirlo, sono dietro un vetro e, da solo dentro la consueta stanza piena di computer, smadonno contro uno di questi (computer, i giovanotti li lascio stare!) con poche speranze di andarsene prima di notte... certo, qui nessuno pensava di spassarsela dal mattino alla sera, ma...

A questo punto, un po' di note di viaggio. Arrivato ad Heathrow in leggero anticipo, ci pensa subito quella del check-in ad "estrarmi", inevitabilmente, per un alquanto "anale" controllo dei bagagli, come d'altra parte (o era solo una mia sensazione!?) tutti quelli con il capello lungo e/o la barbetta e/o la faccia un po' scazzata: io ce le avevo magicamente tutte e tre, con faccia che e' virata all'incazzato tout court all'ennesimo sentirmi chiedere se nessuno aveva "ravanato" con il mio bagaglio. Quindi non c'e' stata partita: via le scarpe, via la cintura, un po' di perquisizione e poi via ad aprire e rivoltare quello zaino impacchettato con tanta cura ancora in preda al sonno delle 7 del mattino... poi tutti in aereo, dove in 11 ore s'e' riusciti a: mangiare una discreta selezione delle porcate per cui l'America e' giustamente famosa; guardare a spezzoni almeno 4 film piuttosto insulsi; scazzarsi perche' fuori era sempre, pervicacemente, giorno pieno (partenza a mezzogiorno e arrivo alle 2 di pomeriggio:-) e quindi il furbone d'ordinanza tirando su il copri-finestrino per guardare fuori (gran bell'oceano!:-) ti accecava proprio quando, finito di mangiare l'ennesimo pacchetto di patatine, ti stavi appisolando! Poi si scende, e dopo un controllo passaporti movimentato dal tipo che mi chiede se sono un prete (per via del mio indirizzo discretamente sospetto, il Fuller Seminary Guest Center!:-), c'e' l'America, che, nonostante e forse proprio per tutto il male che mi piace dirne, in fondo non sono mai venuto a vedere davvero. Be', questo se si esclude la "gita" fatta con mamma e papa' e Giulietta a New York e in Florida ormai troppo tempo fa! Prima parola, banale, che salta in mente: immensa! Le strade, le macchine, le palme, gli edifici. Seconda parola: un po' triste e senz'anima, nonostante il bel sole che mi ha accolto! Ad ogni modo, subito sul "Super Shuttle" per Pasadena, il tempo di posare le valigie e a passeggio fino in ufficio a salutare il mio "capo" di qui, poi fuori a cena con lei e un giovane Post-Doc, entrambi inglesi emigrati da queste parti con loro apparente soddisfazione. Improbabile ristorante messicano dove per qualche motivo pare che a qualsiasi cibo si debba accompagnare un Margarita, poi a nanna, e da allora poco o niente...