07 June 2007

after-spritz thoughts...

E tornando a casa, dopo una serata piu' lieta di tante altre ma scocciato da come tanto spesso di questi tempi distogli lo sguardo senza motivo e da come i dcfc subito ti ricordano di com'era quando "I rationed my breathes as I said to myself that I'd already taken too much today", guardi sul sedile vuoto, accanto a te, e ricordi a mo' di incubo come ancora vorresti vederci sopra un certo delicato capolavoro di tua conoscenza, o come potrebbe essere bello, for a change, vederci un paio di occhi nuovi, magari qualcuno di quelli che hai incrociato questa sera, o proprio quelli che di questi tempi sai essere dubbiosi e insicuri... e arrivare a casa, e vincere una tentazione momentanea a mettere mano al cellulare per qualche unfortunate sms, e trovare sullo schermo parole scritte da questi occhi, e voler dire loro che tutto andra' bene, probabilmente illudendoti di essere infine pronto a prendere la vita cosi' come viene, sia come sia... "And it came to me then that every plan is a tiny prayer to father time", assieme alla tua reticenza di fronte al farne, di piani, e alla tua dubbia sensazione di avere qualcosa da scrivere, piuttosto che reagire a certi "blocchi" creativi come i Pink Floyd dei bei tempi, cioe' con un lungo e doloroso concept album, come giustamente osservava Tommaso... tempted to switch off, here and now, for life is larger than the largest text editor window, and the sun is brighter than the brightest screen...

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