Giornate strane, malferme, a tratti stordite ma sempre benedette dal sole, con parole e pensieri variamente pensati e poi per lo piu' perduti...
- un viso solcato dalle lacrime a ricordarmi che cosa potrebbe significare, magari nei ritagli di tempo, onde non disturbare, essere ancora vivi
- sole, e vento, e nonostante tutto sorrisi, lassu' sui Colli e poi sulla Torre
- una voce d'altri tempi a seguire un sms piu' o meno sventurato, a ricordarmi brevemente quanto si possa essere sciocchi, ancorche' felici, anche solo per un attimo, anche dopo tanto tempo
- un severo-ma-giusto scambio di sms a ricordarmelo, che' trattarsi bene non e' uno sport da signorine
- il tutto allietato dalla conclusione delle vicende della Toppers' House gang of 4, e dalla realizzazione che pensare a quello che si vorrebbe, *davvero*, e' un'arma a doppio taglio da non dirsi
'Cause if "pretending I'm not" doesn't feel that bad, at times, who knows what the real thing feels like any more!? But sure enough, as the possibly dry but certainly fairer than most old Buk used to say, "if you have the ability to love / love yourself first", for what is worth, I might add...
No comments:
Post a Comment