04 April 2006

Fausto

D'accordo, io mi saro' anche annoiato troppo presto, ma dopo un intero incontro soporifero e un 45 minuti buoni del secondo e ultimo faccia-a-faccia Berlusconi-Prodi ho ceduto, li ho mandati in culo e ho alternato skype, camomilla, una "pallottola spuntata" d'annata e l'ultimo Muccino televisivo... fatto sta che anche le polemiche scoppiate nel finale dell'incontro mi avrebbero lasciato freddino... fortuna che appena finita la pagliacciata si e' fatto vivo il buon Bertinotti, piu' o meno condivisbile politicamente ma santo patrono di chi alla politica con stile ci tiene davvero... perche' d'accordo che' il suo vestire e il suo parlare sembrano un po' troppo ricercati per un figlio di umili operai cresciuto tra le lotte sindacali di altri tempi, ma resta il fatto che solo lui sembra respirare e animare in chi lo ascolta, magari per un attimo appena, una certa pensosa passione politica di tempi perduti per sempre, e una volta ascoltatolo il mondo ti sembra un posto migliore, o almeno un posto dove persone di buona e cattiva volonta' si possono ancora distinguere senza troppa fatica... e quanto al "cavalier banana" e al "mortadella" che ci troveremo davanti nostro malgrado e in qualche modo ancora per tanti anni, se vogliamo dirla tutta, a uno come me che tanto ha fatto per liberarsi con un certo successo dei suoi troppi impacci, un "curato bonario" sembra una buona scelta per un paese che in tutto e per tutto rassomiglia a quel ragazzino spavaldo che rompe un vetro della canonica giocando a pallone e poi se ne va facendo finta di niente o incolpando l'amico piu' timido... gia', che grande paese... e io ascolto pacati Nirvana unplugged che tanto mi sono sempre stati "qui" quando venivano osannati da certi becchini del rock, posti fisici e dell'animo e lavori vari turbinano dall'altro lato di firefox e thunderbird, e intanto dall'altro lato del cellulare una cara persona soleluna-re singhiozza disperata via sms, e non c'e' NULLA che io possa fare, se non ripensare e quasi aggrapparsi alla fronte corrucciata di Fausto, alla cui sincerita' e "fede" e' comodo credere, in momenti come questi...

Rifondazione Comunista

2 comments:

Anonymous said...

Ho trovato il link al tuo blog sul sito del Negro...Troppo bello questo post,mi sono quasi commossa perchè è un discorso non retorico,ma sentito.Che dire?Lunedì scorso ho assistito a un comizio,in una piazza dove solitamente si riuniscono i braccianti.Sul palco la base popolare del partito faceva riecheggiare ancora parole come "compagni" e sentivi che in fondo non sapevano di URSS,ma di un mondo antico,per il quale in un secolo è cambiato poco,un mondo di persone per cui lottare ha ancora un senso,perché è lottare per la sovravvivenza.C'è qualcuno che crede ancora negli ideali.A volte non li riesce ad applicare e razzola male,ma fa bene sentire qui e lì sprazzi di viva passione e non utopistica,ma ancorata ai racconti minimi di gente minima...Scusa per la prolissità!

Mattia Vaccari said...

Gia', a noi gente "sofisticata", o piena di menate che dir si voglia, fa bene ritrovarsi in mezzo a gente "vera", nonostante il rischio sempre sotteso di trasformarsi nell'antropologo della domenica. Fa bene, soprattutto, ricordarsi che "La vita e' un'altra cosa!" rispetto alle menate di cui sopra... peccato che spesso ce lo si ricordi quando cio' che era per noi umanamente piu' importante e' gia' andato perduto, piu' o meno letteralmente, come lacrime nella pioggia. E allora resta solo da guardare la vita in faccia per quella che e', e ricominciare ignorando astutamente i propri tanti rimpianti.

Tutto questo mi ricorda uno struggente pezzo in cui Michele Serra racconta quando da giovane "intellettuale" di partito faceva il giro delle sezioni del PCI dell'hinterland milanese, e di come la politica, la rivoluzione, l'URSS e tutto il resto si amalgamava con i modi di fare ancora contadini degli operai inurbati di allora.

Ecco, nostalgia rivoluzionaria a parte, oggi ho fatto il mio dovere elettorale, e non sapendo davvero che pensare, e ricordando il brutto tiro fatto da PRC a Prodi nel lontano 98 e la lunga agonia della successiva bicamerale, ho davvero votato per il curato bonario. Chiaro segno di quel "Right-Shift" che teorizzavo da giovane scapigliato, o piuttosto mia momentanea resa di fronte alle complessita' della vita esterna per pensare ad altro di piu' prettamente privato? Ai posteri... comunque domani conto di essere soddisfatto!;-)