Raccontarsi di stare bene, e di essersi riabituati a vivere "in pilota automatico"... raccontarsi che certi ambigui sms, mail e telefonate a proposito di "nostalgie e rimpianti" e di cose perdute non volevano dire nulla, e quasi scherzarci su... raccontarsi che tutto ora e' diverso, senza sapere poi perche'... raccontarsi tutto questo abbastanza a lungo, quasi credendoci, tanto mica c'era qualcosa di meglio in cui credere...
E poi stasera, seguire distrattamente, lungo la solita via, l'ignaro amico incasinato, ma dagli occhi sinceri, ripensando alle parole dell'amica dagli occhi un po' meno sinceri, con lo stomaco in gola... ripensare che si vorrebbe, si sarebbe voluta, si vorra', piu' verita', per se stessi e per gli altri, e poco di piu', perche' la verita' e solo la verita' ci rendera' liberi... entrare nel solito bar e sentire "Buon viaggio hermano querido..." sparato forte, in una macabra coincidenza che ci sembra tanto appropriata da strapparci un sorriso...
E allora? E allora stasera si sta spenti, domani chissa', con buona pace di certi amici piu' o meno immaginari, che pure loro lo sanno come ci si sente, altro che... guardarsi attorno e non vedere particolari esempi luminosi da imitare, ma piuttosto errori da fuggire, e chissa' che anche chi scrive certi sms non stia continuando a commetterne, con sublime ironia, pur in quel suo modo ruffiano che tanto ci piace...
Buon viaggio, hermana querida, mannaggia a te...
Pensieri, peregrinazioni, sogni ad occhi aperti e (soprattutto:-) vaccate del buon vecchio Mattia...
Thoughts, wanderings, daydreams and (mostly!;-) nonsense by good old Mattia...
29 November 2006
13 November 2006
Of How No 2 Tears Are Alike
Ce ne sono volute, di lacrime da parte mia, per arrivare "qui", ovunque questo "qui" sia. E ce n'e' voluto, anche e forse soprattutto, per scacciare la consolatoria e consunta idea che io fossi "buono", qualsiasi cosa questo possa voler dire da "questo" lato della linea immaginaria dei "30". E anche se sarei tentato di affidarmi ancora a questa idea, quasi un vecchio ubriacone che "luma" ancora l'amata-odiata bottiglia, ripensando ai volti solcati dalle lacrime che mi si sono riproposti in questi tempi, alle voci e ai volti ritornatimi in mente, in sogno o "in the flesh", quello che emerge, vago e insostanziale, e' qualcosa del tipo "non voglio, mai, piu', far piangere nessuno: non cosi' tanto, non cosi' male, non cosi'", e che io non saro' buono, ma certo sono diverso. Il che poi e' un modo per dire anche "non voglio, mai, piu', farmi pugnalare alle spalle, non con tanta volenterosa facilita'". Questo e' un inizio, si potrebbe dire.
I can't say I haven't learned more in this crucible that I've learned anywhere:
the education of a heart, slightly cracked, if not broken in places.
Whether I will survive the knowledge and put it to good use
- whether any of us will - is another matter.
Hanif Kureishi, Intimacy, 1998
05 November 2006
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