Pensieri, peregrinazioni, sogni ad occhi aperti e (soprattutto:-) vaccate del buon vecchio Mattia...
Thoughts, wanderings, daydreams and (mostly!;-) nonsense by good old Mattia...
29 October 2005
Bacchanalia
Dati la stagione e il mio piu' generale periodo autunnale, non sara' forse particolarmente "bueo", ma stasera sara' pur sempre festino, un po' come scaldarsi anima e corpo alla fiamma di un fuoco acceso parlando con un vecchio amico da sotto il plaid... sperando che le stelle, lassu' ad Asolo, siano fuori come ieri notte a tenerci compagnia...
28 October 2005
Uno, Nessuno...
Guardando indietro a possibili vite "sicure", certo un po' troppo presto per trarne una lezione ma con un certo morboso interesse nei confronti della sempre sfuggente idea di me... but what am I talking about anyway? Well, check out VEGA's Newsroom and try and figure out for yourself!
27 October 2005
Giovane (e fesso) uomo...
Il nostro solito giovane uomo e' li', un po' come un fesso a dirla tutta, a guardare i "suoi" colli come mai aveva fatto prima eppure ad amarli come gia' li amo' la prima volta quel bambino con gli occhi grandi e sognanti e qualche ricciolo che lui e' stato e che ancora fa bella mostra di se' dai muri della sua stanza. Almeno questo gli piace credere, che poi e' quasi la stessa cosa. Era la sensazione che aspettava: perche' mai si dovrebbe partire, per un viaggio spirituale o meno, se non si ama il posto da cui si viene. Secondo questo suo neonato principio da due lire, a Copenaghen mai sarebbe dovuto andare, come del resto era stato subito ovvio. Secondo lo stesso criterio, peraltro, a Londra ci sarebbe dovuto andare eccome, anche se qui qualche dubbio e' lecito avercelo. Certo, magari avrebbe potuto ricordarsi e portarsi dietro la meravigliosa e delicata ragione per la quale la sua estate precedente era stata tanto serena. Quindi forse e' gia' ora di buttare nel cesso il sopraddetto embrione di principio, e limitarsi ad affrontare "La vita immensa, che non vede, non parla, non pensa" (E' l'alba... - Nazim Hikmet) e le sue scelte senza badarci tanto da farsi paralizzare, magari con giusto un filino di buon senso. Alla semplicistica ma struggente maniera della chiusura de "L'Ultimo Bacio", c'e' chi parte e chi resta, e per quanto sciocco possa essere stato, appena poco meno di due anni fa io partii quando avevo come unica ragione un lavoro bello ma freddo in una citta' difficile, e ora sarebbe sciocco davvero restare a vedere le stagioni cambare quassu' in collina invece che andare a scoprire com'e' il mondo, appena un po' piu' giu' lungo l'amato stivale o in capo al mondo. E' semplice davvero: considerato che ce ne si offre la possibilita', vogliamo, hic et nunc, inseguire le nostre sempre ingannevoli idee di liberta' e felicita', il malconcio ma sempre affascinante Coniglio Bianco di Alice e Neo? Ai posteri...
26 October 2005
Un giovane uomo pensieroso e dagli occhi stanchi siede di fronte al suo laptop con mela, ancora di imbarazzante bellezza per quanto bistrattato dallo stile di vita cui il suo padrone lo ha costretto. Sta di fronte alla casa di famiglia vecchia quanto lui, adagiata su colline da cartolina che fanno la loro brava apparizione nei "Mille posti da vedere prima di morire", passione tutta americana per le classifiche. Per la precisione, lui siede sui pochi gradini di una casupola di legno, in tempi lontani usata come sauna, che si trova di fronte ad una piscina dai toni piu' moderni di tutto cio' che la circonda. E' autunno, una giornata calda e nebbiosa, ma i vicini colli circostanti si vedono abbastanza bene. I fastidiosi rumori delle manovre di una piccola ruspa, poco distante, dominano i discreti fruscii delle piu' lontani automobili. Di tanto in tanto, un fruscio dall'alto segnala anche un aereo. La piscina, nel suo personalissimo e quasi bello letargo invernale, e' piena a 3/4, e ospita una gran quantita' di rane, grilli e aghi di pino. Il nostro giovane uomo e' assorto, e poco si cura di quanto lo circonda anche se il paesaggio circostante e le sensazioni che gli suscitano sono stato oggetto di attenta analisi da parte sua per buona parte della giornata. Scrive proprio queste righe, invece, a capo chino, nel tentativo di dimenticarsi di un certo delicato capolavoro di ragazza con la quale, in questa casa, aveva inutilmente cercato di prendere le misure ad un amore sconfinato in giorni non poi cosi' lontani, e a cercare di ricordarsi che cosa, secondo l'usata formula, "conti" per lui nella vita ora che l'ha persa, in modo tale da poter prendere una decisione che qualcuno direbbe importante, e che per lui, trovandosi ora un pochino al di fuori della vita come il suo omonimo Pirandelliano, e' oramai solo una noiosa, ed ansiosa, incombenza. Ma non si decide poi tutti i giorni, melodrammaticamente, se fare di tutto per vivere o fare di tutto per morire? Di tanto in tanto si alza, con uno scatto che rivela come sotto il suo aspetto letargico batta una tensione da non dirsi, guarda i colli dai tantissimi colori scuri, intuisce il pallido disco del sole annebbiato, percorre la pietra del bordo della piscina con occhi stanchi e salva qualcuno degli incauti grilli e rane dall'annegamento in piscina. Nel frattempo, gli batte in testa una vecchia frase che si e' ripetuta tante volte da renderla oramai sua : "Your choices are half chance. So are everybody else's."
24 October 2005
Twenty years from now you will be more disappointed by the things that you didn't do than by the ones you did do. So throw off the bowlines. Sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails. Explore. Dream. Discover. (Mark Twain)
Ma... e se poi l'unico viaggio che vale la pena intraprendere adesso fosse davvero quello dentro me stesso, come scrivevo oramai dieci anni fa? Choices, choices...
Ma... e se poi l'unico viaggio che vale la pena intraprendere adesso fosse davvero quello dentro me stesso, come scrivevo oramai dieci anni fa? Choices, choices...
17 October 2005
Un bel giorno, come si suol dire, sorrideremo appena un po' malinconici di tutto questo...
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Franco Fortini, Saggezza
C'era una donna che sola ho amata
Come nei sogni si ama se stessi
E di bene e di male l'ho colmata
Come gli uomini fanno con se stessi.
Essa era quella che avevo voluta
Per essere chiamato col mio nome:
E lo diceva, quando l'ho perduta.
Ma forse quello non era il mio nome.
E vo per altre stagioni e pensieri.
Altro cercando al di là del suo viso;
Ma più mi stanco per nuovi sentieri
Sempre più chiaro conosco il suo viso.
Forse è vero, e i più savi l'hanno scritto:
Oltre l'amore c'è ancora l'amore.
Si perde il fiore e poi si vede il frutto:
Noi ci perdiamo e si vede l'amore.
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Franco Fortini, Saggezza
C'era una donna che sola ho amata
Come nei sogni si ama se stessi
E di bene e di male l'ho colmata
Come gli uomini fanno con se stessi.
Essa era quella che avevo voluta
Per essere chiamato col mio nome:
E lo diceva, quando l'ho perduta.
Ma forse quello non era il mio nome.
E vo per altre stagioni e pensieri.
Altro cercando al di là del suo viso;
Ma più mi stanco per nuovi sentieri
Sempre più chiaro conosco il suo viso.
Forse è vero, e i più savi l'hanno scritto:
Oltre l'amore c'è ancora l'amore.
Si perde il fiore e poi si vede il frutto:
Noi ci perdiamo e si vede l'amore.
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