14 August 2007

ferragosto con i maya

maledendo la mia "lungimiranza" che mi porta sempre a partire con guide quasi-obsolete (LP 2002 del Mexico, ottima annata!), infine abbandonato come un cane per strada (well, as a spoiled eco-tourist in the cabaƱa!;-) da Dani & Olga che proseguivano verso sud, eccomi in un sudaticcio internet-coso in dreadful tulum pueblo a ripercorrere la storia delle riforme delle numerazioni telefoniche messicane (non meno numerose ma certo meno dannose delle riforme universitarie italiane) alla ricerca del numero di una determinato posada che costi, di grazia, quanto dovrebbe costarne una da queste parti... il mio viaggio in solitaria lungo le orme dei maya (ma se vogliamo anche di quelle dei backpackers da poco) comincia all'insegna della confusione informatica e telefonica... e domani sera lo spettacolo serale "light & sound" (in perfetto stile ferragostano, gesu'...) di Chichen Itza si aprira' per me in tutta la sua magnificenza, speriamo solo senza venditori di "coooca colaaa... geeelatiii..." lungo gli scalini delle ripide piramidi locali... ma no, via, e' solo l'ambiente del backpackers's pueblo che mi fa sragionare... prima di partire, ultima notte con il mare gentile ma fragoroso che quasi ti tiene sveglio, e tante, troppe da seguirle tutte, le stelle cadenti in riva alla spiaggia buia come non se ne vedono nemmeno nelle mie isole fatate, desideri a strafottere per me, quasi giusto, si potrebbe dire, peccato io ne abbia solo uno un po' consunto... ma se qualcuno vuole qualche voucher-desiderio, glielo regalo volentieri...

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