24 June 2007

Leaving & Living...

Annoiato come si puo' essere solo facendo i bagagli per un viaggio di lavoro quando fuori splende il sole e tu vorresti solo tuffarti in acqua e nuotare fino a non sentire piu' le braccia, uno guarda gli adesivi che ne costellano il "coperchio" di un laptop, e (specie se ne e' il propietario) non puo' che commuoversi un pochino, a quella selezione di posti piu' o meno esotici rappresentati e ricordi connessi. Ma il fatto e', che giusto a 40 rotondi mesi di distanza dal suo acquisto, il mio prediletto hal90000 (powerbook 15"), febbraio 2004), ha trovato un degno successore nel suo piu' asciutto emulo, per ora noto come sisifo (macbook pro 15") e poi chissa'. Ma per questo viaggio almeno, il vecchio hal90000 sara' ancora con me, di ritono nella Ville Lumiere dopo davvero un sacco di tempo (August 1999 total solar eclipse enybody? Sooo much time...).

E tra gente che ha da poco cominciato a lavorare nel mitico mondo dell'IT, gente che non smette (quasi) mai di farlo con buona pace della GA (whatever that means) ancora da produrre, gente tornata dal mare assieme i propri incubi e che ancora non riusciamo a consolare, gente a cui con la complicita' dell'estate vorremmo scrivere le usate parole, gente che se ne sta per andare down under dopo essersi persa (assieme al sottoscritto, sia chiaro) quello che si annunciava come un buon mega-concerto estivo, gente che mi guarda con occhi profondi e mi racconta, seduti in Prato, di cose di cuore che ahi conosco cosi' bene, gente che si laurea tra 10 giorni appena e pare proprio che sara' una bella festa... tra tutta questa gente, e qualcun altro cui riusciamo a pensare appena senza scottarci, ancora una volta pare difficile rincociliarsi con le proprie sconsiderate fortune... ma mordersi il labbro un attimo, bagnarsi un attimo di questo sole che scotta davvero e porgere la carta d'imbarco alla severa hostess forse bastera'...

07 June 2007

after-spritz thoughts...

E tornando a casa, dopo una serata piu' lieta di tante altre ma scocciato da come tanto spesso di questi tempi distogli lo sguardo senza motivo e da come i dcfc subito ti ricordano di com'era quando "I rationed my breathes as I said to myself that I'd already taken too much today", guardi sul sedile vuoto, accanto a te, e ricordi a mo' di incubo come ancora vorresti vederci sopra un certo delicato capolavoro di tua conoscenza, o come potrebbe essere bello, for a change, vederci un paio di occhi nuovi, magari qualcuno di quelli che hai incrociato questa sera, o proprio quelli che di questi tempi sai essere dubbiosi e insicuri... e arrivare a casa, e vincere una tentazione momentanea a mettere mano al cellulare per qualche unfortunate sms, e trovare sullo schermo parole scritte da questi occhi, e voler dire loro che tutto andra' bene, probabilmente illudendoti di essere infine pronto a prendere la vita cosi' come viene, sia come sia... "And it came to me then that every plan is a tiny prayer to father time", assieme alla tua reticenza di fronte al farne, di piani, e alla tua dubbia sensazione di avere qualcosa da scrivere, piuttosto che reagire a certi "blocchi" creativi come i Pink Floyd dei bei tempi, cioe' con un lungo e doloroso concept album, come giustamente osservava Tommaso... tempted to switch off, here and now, for life is larger than the largest text editor window, and the sun is brighter than the brightest screen...