28 February 2006

Boys & Girls

Ogni tanto, e ultimamente spesso (ma dev'essere il periodo che mi fa essere "luddista"), mi trovo a pensare che la rivoluzione informatica sia andata "troppo oltre", e che mail, pagine web e blog scritti "a manona" con smileys testuali fossero tutto quello di cui c'era bisogno. E poi, si coglionava sempre la lentezza della rete e la gente che doveva aspettare 5 minuti per caricare la foto del compleanno dell'amico (leggendaria vignetta di Dilbert a riguardo, se solo la trovassi in rete!), ma quando abbiamo avuto l'ADSL e le CPU da N GHz in un portatile da 12 pollici, quando cioe' avremmo potuto caricare le nostre brave paginette in frazioni di secondo "a' la google" e preoccuparci di che cosa scrivere, e magari fare nel tempo libero, abbiamo cominciato a doverci sorbire siti di compagnie telefoniche dove per spedire un sms devi caricarti 2 MB di roba, a spedirci le foto da 8 MPixel che abbiamo bisogno di una TV al plasma da 50 pollici per "apprezzare", e a dover imparare ad usare sempre nuovi formati di file creati da qualche burlone... certo, pero', si deve provare tutto nella vita, anche sentirsi chiedere la propria orientazione sessuale all'atto dell'iscrizione ad un sito tanto caro ad un'amica!;-) Ma...

24 February 2006

Amari

La fatica nel decidere una colonna sonora che meglio rappresenti il mio viaggio di questo febbraio agli sgoccioli... dovevano essere gli Amari, e' chiaro, ma quale canzone, quale frase, era piu' complicato... "posso nascondermi dietro l’alone di una generazione che le rivoluzioni le pensa sul divano", "niente da perdere, qui nel club di chi ammira il cielo", " c’è sempre qualcuno che dorme accanto a me", o chissa'... sara' che spesso non si capisce granche' di cio' che cantano al di la' di brevi sprazzi, sara' che la natura minimalista delle loro belle canzoni poco si adatta a piccoli o grandi proclami... sara' per quello che li ascolto nel corso di questa campagna elettorale permanente alla quale proprio non riesco ad appassionarmi!? Ma... a ripensarci, pero', e' senz'altro questa, con la sua "sensazione di avere viaggiato troppo..." perche' come scrisse qualcuno, "il mattia che ricordo prende e va. ma forse ha preso ed é andato troppe volte,concedendosi poco fuoco." Sara'...

22 February 2006

Airport Express!?;-)

Aeroporto di Sao Paulo, sulla via che da Santiago conduce prima a Frankfurt e poi a Venezia. "Appena" 4 ore di agile connection, anche se ora un minaccioso ritardo di un'ora e mezza promette altre sorprese... be', almeno c'e' il wireless a prezzo modico... d'accordo, il sito dei pagamenti non funziona, oltre a produrre misteriosi errori di database... quindi ora una buona fetta del sudamerica fara' acquisti con la mia carta di credito fino al mio arrivo a casa, ma che ci vuoi fare... ascolto gli Amari, e cerco di dimenticarmi che si parte, se va bene, tra 3 orette, che Neruda e' tutto nel bagaglio "grosso", che ho gia' letto le cose migliori del nuovo economist, e che posso giusto scribacchiare righe insulse... "conoscere gente sul treno" una cippa...

Last Night in Santiago

Strani echi in questa mia ultima notte cilena... il gusto del viaggio, a prescindere da ragioni e destinazioni, e in particolare una certa canzone che mi ricorda un eroico viaggio verso sud intrapreso con Tommaso tanto tanto tempo fa:

Partire viaggiare non fermarsi mai
chilometri che sotto il culo passano e allontanano i guai
viaggiare, vedere tutti gli angoli della terra
rincorrere le estati
farsi rincorrere dalla guerra che hai nel cuore
correre più veloci del dolore
come un jet supersonico precedere il tuo stesso rumore
e fare in modo che non ti raggiunga mai

The End!? To Be Continued!? Whatever... e un grazie grosso come non mi riesce di "dimostrare" a Giuliano e Lorenzo, senz'altro i migliori ospiti (nel suo solito, problematico "significato numero due") che si possano trovare in questo angolo di mondo.

18 February 2006

Pablo (again)

Oggi, prima di dare l'assalto al Cerro San Cristobal in un piacevolmente asfissiante pomeriggio, ultima tappa del mio viaggio di voyeur nerudiano alla Chascona, in Barrio Bellavista.

Grazie alla benemerita opera della fondazione omonima, ai nostaligici del genere come me pare quasi di vederli, gli amici un po' brilli seduti agli innumerevoli bar sparsi per la casa... cosi' come pare di sentirli ancora, quei "burloni" che in quell'infame 11 Settembre (no, era il 1973, non il 2001, cristo santo!) vennero qui e altrove a demolire, nello spirito oltre che nelle cose, il nemico malato e oramai prossimo alla fine.

Pablo Neruda (1904-1973) – Literature Nobel Prize - "for a poetry that with the action of an elemental force brings alive a continent's destiny and dreams"

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Discurso pronunciado con ocasión de la entrega del Premio Nobel de Literatura, 12 Diciembre 1971

Hace hoy cien años exactos, un pobre y espléndido poeta, el más atroz de los desesperados, escribió esta profecía: "A l'aurore, armes d'une ardente patience, nous entrerons aux splendides Villes". "Al amanecer, armados de una ardiente paciencia, entraremos a las espléndidas ciudades".

Yo creo en esa profecía de Rimbaud, el Vidente. Yo vengo de una oscura provincia, de un país separado de todos los otros por la tajante geografía. Fui el más abandonado de los poetas y mi poesía fue regional, dolorosa y lluviosa. Pero tuve siempre confianza en el hombre. No perdí jamás la esperanza. Por eso tal vez he llegado hasta aquí con mi poesía, y también con mi bandera.

En conclusión, debo decir a los hombres de buena voluntad, a los trabajadores, a los poetas que el entero porvenir fue expresado en esa frase de Rimbaud: sólo con una ardiente paciencia conquistaremos la espléndida ciudad que dará luz, justicia y dignidad a todos los hombres.

Así la poesía no habrá cantado en vano.
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Un malinconico sguardo alla finestrella "P&M" della camera da letto, e poi via...

I miei morti sono piu' morti dei tuoi!?

Buon momento per una "tirata" sull'informazione (italiana, ma senza dubbio e' un discorso piu' generale). Con tutto che noi siamo illuministi e liberali etc. etc. non fa certo piacere vedere un ministro della Repubblica che indossa t-shirt provocatorie come il peggio centravanti bullo sotto la curva di dubbia estrazione politica. Detto questo, com'e' che in quest'ultima settimana, con morti a pioggia un po' in tutto il medioriente in seguito alle proteste contro la pubblicazione di quelle sciagurate vignette raffiguranti Maometto, non sono ancora riuscito a capire che cosa li ha ammazzati? Soffocati o calpestati nella calca, come spesso succede nei pellegrinaggi? C'e' da "sperarlo", si puo' dire tristemente... o magari e' stata la polizia che (magari minacciata, magari addirittura legittimamente) ha aperto il fuoco!? Sara' che non guardo le gallerie di foto online e in questi giorni non guardo nemmeno il telegiornale, ma com'e' che nemmeno l'illuminata Repubblica riesce a dare in un lungo articolo pieno di inutili dettagli una frasetta su che cosa li avrebbe uccisi??? Inquietudine di fronte alla parola "proiettile"? Noia e abitudine a macelli nella regione? O magari la sensazione che anche popoli beceri come i nostri potrebbero trovare discutibile colpire a morte decine di persone se non in caso di assoluta necessita'? Ma...

Italiani nel mondo

Dal mio volontario e ahime' breve "esilio dorato" in SudAmerica, leggo oggi per la prima volta con un po' determinazione ma sempre con malcelata noia delle questioni politiche e soprattutto elettorali italiane. Davvero, nemmeno a poco meno di 2 mesi dalle elezioni riesco ad appassionarmici un pochino. "Despues la pasion politica", come titolava un libro di qualche anno fa che non sono mai riuscito a leggere non solo perche' l'avevo comprato in spagnolo!? Ma, sara' che dopo parecchio tempo passato in un paese che ancora non so come chiamare (Inghilterra? Regno Unito? Gran Bretagna? UK? Be', non importa piu' di tanto, che' Londra e' in effetti una Citta'-Stato) ma dove pubbliche scuse e assunzioni di responsabilita' e dimissioni sono la regola quanto mai Politically Correct, davvero non si sa che pesci pigliare quando si e' investiti da tutto quanto dice (e poi fa) il Signor B. Un po' come il tenero anglosassone alle prese con la burocrazia di un paese straniero, mi guardo intorno un po' perplesso non riconoscendo il mio beneamato paese, eppure non riesco nemmeno ad indignarmi alla maniera del buon Lorenzo (che per inciso mi sta aspettando da mo' per la cena!;-).

Ok, detto questo, e fatto un respiro profondo: nonostante l'evidente stato confusionale del Premier e le sue arrampicate sugli specchi sondaggistiche

Le elezioni dobbiamo ancora vincerle

Le elezioni dobbiamo ancora vincerle

Le elezioni dobbiamo ancora vincerle

e anche se sara' una magra soddisfazione, e non ci verra' piu' di tanto da festeggiare, e anche i piu' speranzosi temono che vincerle sara' solo un apostrofo rosa tra le parole crisi e digoverno prossime venture, con tutto quello che abbiamo visto in questi 5 anni non si puo' davvero pensare di perderle per noia.

Amen - M

PS : no, dico sul serio

LE ELEZIONI DOBBIAMO ANCORA VINCERLE

13 February 2006

Lune...

Luna piena e luuungo tramonto, qui all'estremo sud di El Calafate, eppure tante stelle sulla buia, deserta e un po' inquietante passeggiata sulla riva del Lago Argentino. Giusto il tempo di fare incontri onirici quali il consueto cavallo bianco che trotterella liberamente e quasi sovrapensiero per il "Corso" del paese e poi mi raggiunge sulla buia passeggiata, tirar su Giulietta per andare a riprendersi dalle fatiche sul ghiacciaio di oggi con una cenetta all'impagabile e "tenero" Pura Vida, provvidenzialmente next door al nostro hotel, e a nanna che' domani si e' gia' in partenza! Peccato, dopo 2 giorni di sole consecutivi!;-)


White Horse By Night

09 February 2006

Incontri...

Passeggiando sotto la pioggia, un bel cavallo bianco (un po' alla maniera degli unicorni delle favole) che si abbevera al Rio Pipo si ferma e mi guarda fisso, a lungo: forse vorrebbe farmi salire in groppa, chissa', poi quasi subito capisce che lui proprio non fa per me, e si allontana quasi un po' scocciato... cose che succedono, qui al fin del mundo!;-)


White Horse By Day

04 February 2006

Pablo

Da Santiago a Isla Negra e Valparaiso, (in)seguendo Pablo...












POSSO SCRIVERE I VERSI PIU' TRISTI STANOTTEPUEDO ESCRIBIR LOS VERSOS MÁS TRISTES ESTA NOCHE

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

Scrivere, ad esempio: "la notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza".

Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l'amai, e a volte anche lei mi amò.

Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.

Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.

Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.

E' tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non si rassegna ad averla perduta.

Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.

Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.

D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo.
E' così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.

Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.

Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.


Puedo escribir los versos más tristes esta noche.

Escribir, por ejemplo: "la noche está estrellada,
y tiritan, azules, los astros, a lo lejos".

El viento de la noche gira en el cielo y canta.

Puedo escribir lo versos más tristes esta noche.
Yo la quise, y a veces ella también me quiso.

En las noches como ésta la tuve entre mis brazos.
La besé tantas veces bajo el cielo infinito.

Ella me quiso, a veces yo también la quería.
Cómo no haber amado sus grandes ojos fijos

Puedo escribir lo versos más tristes esta noche.
Pensar que no la tengo. Sentir que la he perdido.

Oír la noche inmensa, más inmensa sin ella.
Y el verso cae al alma como al pasto el rocío.

Qué importa que mi amor no pudiera guardarla.
La noche estrá estrellada y ella no está conmigo.

Eso es todo. A lo lejos alguien canta. A lo lejos.
Mi alma no se contenta con haberla perdido.

Como para acercarla mi mirada la busca.
Mi corazón la busca, y ella no está conmigo.

La misma noche que hace blanquear los mismos árboles.
Nosotros, los de entonces, ya no somos los mismos.

Ya no la quiero, es cierto, pero cuánto la quise.
Mi vos buscaba el viento para tocar su oído.

De otro. Será de otro. Como antes de mi besos.
Su voz, su cuerpo claro. Sus ojos infinitos.

Ya no la quiero, es cierto, pero tal vez la quiero.
Es tan corto el amor, y es tan largo el ovido.

Porque en noches como ésta la tuve entre mis brazos,
mi alma no se contenta con haberla perdido.

Aunque éste sea el último dolor que ella me causa,
y éstos sean los últimos versos que yo le escribo.


01 February 2006

Santiago

Primo risveglio a Santiago, a casa dell'impareggiable Giuliano. Fuori dalla finestra vista sulle montagne oscurata dalla nebbia, attraverso la quale il gran sole fatica a passare. Di la' Giulietta ronfa ancora, a onor del vero dopo non aver dormito molto la notte, poverina, e io mi abbevero al Nescafe' che Giuliano consuma incurante delle patrie tradizioni... bel caldo secco, e avenidas appena troppo trafficate nonostante il periodo ferragostano... ieri sera filete a la parrilla y papas provenzal con pisco sour e syrah al caratteristico Chilenazo (empanadas de queso per Giulietta!;-) con aneddoti vari ed eventuali da Peru' al Chile a, inutile dirlo, Asiago, una certa cupola e un certo portaombrelli... bello, e ora e' apparsa anche Giulietta, "molle come un panda" ma pazienza, we'll sleep when we're dead, ora basta trovare la forza di andarla a vedere, questa ctta'...