20 January 2004

Prime (be', non proprio, diciamo seconde:-) parole del mio "dizionario sentimentale americano":

Immensa : o meglio "Maiuscola", come diceva il Che dell'altra (la sua) mezza America...
- immensa, banalmente, come le strade, ma anche come lo scazzo dei pochi "sospetti" pedoni che, a rispettare i semafori (e qui pare sia il caso di farlo, che' la polizia le multe te la fa sul serio!) possono finire per aspettare 5 minuti per attraversare una strada principale
- immensa come le bottiglie di latte "standard", invariabilmente da un paio di litri (tanto sono TUTTI, SEMPRE, in macchina, da queste parti!) in su che mi hanno convinto (per non spezzarmi la schiena alla mia prima "spesa" americana) a passare alla sezione "low fat milk", l'unica dove si trovavano cartoni dalle dimensioni piu' contenute
- immensa come le "vaccate" che disturbano anche un noto amante del genere come il sottoscritto: cose i biscotti con gocce di cioccolato che mi sembravano tanto rassicuranti e che si sono invece rivelati unti al limite del viscido o come il pane agli spinaci e parmigiano (!?) che ho erroneamente pescato in cerca di qualcosa che fosse "fresco"

Assurda : completamente priva di senso della misura per chi nonostante tutto mantanga un po' del noioso e un po' snob "stile" europeo...
- assurda come il grazioso, alquanto "nerdie" studentello americano che, in un paese dal quale andarsene parrebbe la cosa piu' ovvia del mondo, confessa candidamente di non essere mai stato all'estero, se non in Messico, che poi da Los Angeles vuol dire poco piu' di una gita fuori porta
- assurda come i "margarita" che qui pare si "debbano" prendere assieme al cibo messicano, con un abbinamento che e' quanto di piu' blasfemo si possa immaginare, per non parlare poi del mio mal di stomaco, ma questo e' un altro discorso

Sorprendente : questa volta nel senso migliore del termine...
- soprprendente come quando scopro che al cinema dietro "casa" il sabato sera danno "La Battaglia di Algeri" e il cinefilo che si nasconde in me muore d'invidia al fresco ricordo dei nostri cinema invasi dall'ultimo "Vanzina" natalizio... sigh!

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